"[…] credo che quello che andiamo cercando è un qualche genere di ordine sotterraneo, di relazione tra le cose: un ordine che ci sforziamo di far affiorare – e che io vedo affiorare chiaramente in molte delle sue creazioni: come una sorta di organizzazione che cerchiamo di cogliere nel mondo, e che vorremmo ci aiutasse a convincerci che c’è un senso in quello che ci circonda."

Guido Ferraro, 2017 (read more)
Professor of Semiotic and Theory of narrative at Torino’s University

 

"Tutto tace in una tranquillità semplice e senza tempo, tutto pare pervaso da un silenzio musicale, dalla poesia di volumi e geometrie che si sovrappongono o si relazionano a vicenda, creando rime e ritmi senza parola alcuna."

Gigliola Foschi, 2020 (read more)
Art critic

 

Giorgio Di Maio sceglie sempre dei cromatismi dalle sfumature delicate che possiamo definire mediterranee anche per l’allusione a quell’area dove è nato secoli fa il grande pensiero occidentale, quello a cui ancora adesso possiamo attingere per chiederci con le parole, con la musica, con le immagini – chi davvero siamo.

Roberto Mutti, 2020 (read more)
Art critic